revisione processo zuncheddu

Ammessa la revisione del processo sulla strage di Sinnai.

La Corte d’Appello di Roma ha ammesso la revisione della sentenza di condanna all’ergastolo contro Beniamino Zuncheddu, difeso dall’avvocato Mauro Trogu.

La difesa ha introdotto nuove prove, raccolte con l’ausilio di nuove tecniche investigative forensi, che scagionano Beniamino Zuncheddu.

Decisiva anche l’attività svolta dal Procuratore Generale di Cagliari, che ha sposato la tesi dell’innocenza dell’imputato.

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La cronaca dell’Unione Sarda

«Ieri i giudici della Corte d’appello di Roma hanno dato il via libera alla revisione chiesta dalla procuratrice generale di Cagliari Francesca Nanni (oggi a Milano) e dall’avvocato Mauro Trogu, difensore del pastore Beniamino Zuncheddu di Burcei, condannato all’ergastolo quale responsabile del triplice omicidio commesso nell’ovile Cuile is Coccus sotto le antenne di Serpeddì (erano stati uccisi Gesuino e Giuseppe Fadda, padre e figlio, proprietari dello stazzo, e il servo pastore Ignazio Pusceddu). 

Secondo la tesi del magistrato e del legale, i delitti sono legati strettamente al sequestro dell’imprenditore Gianni Murgia (20 ottobre 1990, Dolianova) e il vero responsabile sarebbe uno dei rapitori, morto nel 2009. 

Zuncheddu sarebbe vittima “di un clamoroso errore giudiziario” dovuto a una “gravissima azione di inquinamento probatorio” posta in essere dall’unico sopravvissuto alla mattanza e da un ex sovrintendente di Polizia che avrebbe “sviato le indagini” convincendo il testimone “a dichiarare il falso” mostrandogli, prima di andare dal pm, una foto di Zuncheddu e facendogliela memorizzare».

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La revisione del processo inizierà il 2 marzo

Fondamentale per la riapertura del caso il lavoro di investigazione difensiva svolta dall’avvocato Mauro Trogu con l’ausilio di consulenti tecnici di livello nazionale, specialisti di scienze forensi, tra cui il dott. Simone Montaldo

A seguito della decisione della Corte, la revisione del processo Zuncheddu inizierà il 2 marzo 2021 con la delibazione sulle richieste di prova.

La Corte di Appello di Roma, ora incaricata del nuovo processo, celebrerà le udienze e valuterà le nuove prove poste alla base della richiesta di revisione e che dimostreranno, auspicabilmente, la sua innocenza.